Il 16 luglio 2020, con una sentenza di grande importanza e carica di conseguenze, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha invalidato la decisione di adeguatezza della Commissione UE sul cd. Privacy Shield relativa al trasferimento di dati tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti (causa “Schrems II”). Nella stessa sentenza la CGUE ha invece ritenuto valida la decisione 2010/87/CE relativa alle Clausole contrattuali tipo (Standard Contractual Clauses) che rimangono, per il momento, in vigore e configurano un mezzo alternativo al Privacy Shield e, in linea di principio, legittimo per trasferire i dati dall’UE agli USA. Permane però la responsabilità dell’esportatore (Titolare del trattamento) di verificare che il Paese in cui è stabilito l’importatore permetta l’effettivo rispetto dei principi fondamentali UE e delle Clausole contrattuali tipo e di valutare gli eventuali rischi sui diritti e le libertà dei soggetti interessati, prima di procedere al trasferimento.
Le imprese che effettuano trasferimenti di dati all’estero devono quindi essere in grado di comprendere e analizzare nel dettaglio i trattamenti effettuati ed il contesto in cui operano, in modo da effettuare scelte adeguate al nuovo scenario normativo, complesso ed in via di definizione.
27 novembre 2020, orario 10.00/12.00, corso online con modalità sincrona
D.ssa Laura Di Liddo, Consulente Privacy e Formatore, Privacy Officer, GRCTeam Consultant
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