Il Servizio a Tutele Graduali
Dal 1° gennaio 2021, la legge ha stabilito che tutte le piccole imprese e alcune microimprese devono rifornirsi nel Mercato Libero dell’energia elettrica. Per garantire la continuità della fornitura e lasciare il tempo necessario a scegliere l’offerta più adatta alle proprie esigenze ARERA ha introdotto il Servizio a Tutele Graduali: tali imprese sono quindi fornite da un fornitore identificato dall’Autorità e alle condizioni previste da quest’ultima.
In sostanza l’impresa è rimasta assegnata al medesimo fornitore del servizio di maggior tutela con il quale aveva già l’utenza attiva, ma a condizioni contrattuali diverse (le stesse della cosiddetta offerta PLACET) e un prezzo sostanzialmente invariato se non per la parte di “spesa energia”.
Cosa accadrà dal 1° luglio 2021: fine mercato di tutela
Il prossimo 30 giugno terminerà il periodo transitorio del mercato tutelato dell’energia elettrica: le piccole imprese e alcune tipologie di microimprese con potenza impegnata superiore a 15 KW[1] che non abbiano già scelto una fornitura da Mercato Libero, verranno assegnate ad un esercente selezionato attraverso aste territoriali.
Come possiamo aiutarti a gestire il passaggio verso il Mercato Libero dell’energia
Per gestire il passaggio verso il mercato libero dell’energia, ricordiamo che l’Unione degli Industriali della Provincia di Varese opera a favore delle imprese da oltre 20 anni, attraverso il proprio Consorzio di acquisto di fonti energetiche Energi.Va, originariamente nato per i grandi consumatori e, oggi, aperto a tutte le aziende con lo scopo di gestire e ottimizzare i contratti di approvvigionamento di energia elettrica e/o gas naturale.
Contattaci per maggiori informazioni sulla fine del mercato di tutela
Per ogni approfondimento sull’argomento potete contattare l’AREA ENERGIA di Univa Servizi (dott. Fabio Tarocco e ing. Roberto Papaleo).
[1] Tutte le piccole imprese (numero di dipendenti tra 10 e 50 e/o fatturato annuo tra 2 e 10 milioni di euro) titolari di punti di prelievo in “bassa tensione”.
Una parte delle microimprese (meno di 10 dipendenti e fatturato annuo non superiore a 2 milioni di euro), quelle titolari di almeno un punto di prelievo con potenza contrattualmente impegnata superiore a 15 kW.